Attività didattiche
Quali e quanti sono i pianeti del sistema solare?
Cos'altro potremmo incontrare in un emozionante viaggio alla sua scoperta?
Partendo dal Sole si sveleranno tante curiosità sui pianeti, i loro satelliti naturali e altri corpi minori, per poi giungere ai confini del Sistema Solare, tra asteroidi e affascinanti comete.
Ammassi stellari, galassie e nebulose illuminano e danno colore all'Universo. Forme stravaganti e brillanti colori caratterizzano questre strutture celesti; scopriremo le caratteristiche di galassie differenti dalla nostra, come si formano le nebulose e cosa accade quando una stella esplode.
Scopriremo anche che l'Universo non è immutabile, che si muove, si espande, e che in futuro anche la Via Lattea potrebbe non presentarsi più come noi la conosciamo.
Grazie alla ricerca spaziale degli ultimi anni sono stati individuati molti pianeti extra-solari, comunemente detti Esopianeti.
Sono mondi stravaganti, illuminati da stelle differenti dal Sole per colore e dimensioni, che immaginiamo popolati da bizzarre forme di vita, in fondo forse non così differenti da quelle del nostro pianeta.
mondi estremamente lontani da noi, che comunque stimolano molto la nostra curiosità.
Solo il 4% dell'Universo è a noi noto, ovvero costituito da particelle che possiamo classificare come protoni, elettroni e nuclei che costituiscono i pianeti, le stelle e le galassie.
Il restante 96% gli scenziati hanno supposto sia costituito da materia oscura (21%) e di energia oscura (75%).
Questo 96%, che a noi appare invisibile, è in grado di spiegare effetti gravitazionali su larga scala che avvengono e non possono essere giustificati altrimenti.
Negli ultimi decenni l'esplorazione spaziale ha avuto una crescita esponenziale; dallo sbarco sulla Luna siamo giunti all'ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. Da vent'anni inorbita, all'interno della ISS sonostate ideate tecnologie ad oggi di uso comune, altre ad essere sede di affascinanti esperimenti.
Uno sviluppo tecnologico che ci permette di studiare la possibilità di colonizzare lo spazio e in futuro raggiungere Marte.
Nel 1609 Galileo Galilei rivoluzionò il mondo dell'astronomia assemblando lenti olandesi ad uno strumento da lui ideato, creando il cannocchiale. Questo non era altro che un tubo di legno munito di due lenti, una concava e una convessa, che rendeva possibile l'osservazione di oggetti lontani.
Da quel telescopio galileiano si è giunti ai più moderni strumenti per l'osservazione del cielo, in grado di scrutare i più remoti luoghi del nostro Universo.
